La modellazione 3D per il rendering a video è diversa da quella per la stampa 3D ed anche le applicazioni sono pensate per essere più adatte a uno o all’altro scopo.
Scegliere l’applicazione giusta è quindi il modo migliore per non avere sorprese durante il processo di stampa 3D.
Il mondo del 3D può essere facilmente paragonato a quello del foto ritocco e della grafica bidimensionale: tanti programmi, alcuni professionali e altri gratuiti, applicazioni diverse e specializzate
per svolgere compiti precisi oppure software generici e adatti per le esigenze di base. Rispetto agli anni scorsi, il mondo delle applicazioni dedicate al 3D è cambiato molto, proprio perché con
l’avvento della stampa 3D a basso costo si è aperto un segmento di mercato del tutto nuovo e con esigenze molto specifiche.
E’ importante notare come le esigenze di stampa siano infatti diverse da quelle di visualizzazione e un modello che sullo schermo si presenta bene, potrebbe essere non stampabile.
Qui di seguito incominciamo una panoramica dei software più diffusi, cercando di evidenziare per ciascuno i pregi e la “vocazione” principale.
Inizialmente sviluppato da Google per offrire agli utenti una soluzione semplice per creare modelli da
inserire in Google Earth, SketchUp è stato visto da molti come una soluzione interessante per entrare nel mondo della progettazione in 3D. La sua semplicità e l’interfaccia lineare lo rendono
infatti abbastanza intuitivo, ma per creare modelli 3D adatti alla stampa è necessaria una certa perizia.
Anche la gestione del formato STL è affidata per l’importazione e l’esportazione a un plug-in sviluppato
in open source e questo ha causato qualche problema in passato. Se avete pratica con questo programma, potete seguire una fra le varie guide presenti in rete dedicate alla produzione di modelli
per la stampa 3D, altrimenti ci sono scelte migliori.
Disponibile sia nella versione online, sia come applicazione per PC, Mac e dispositivi portatili Apple, questa soluzione per la modellazione 3D è simile a Tinkercad, ma con una maggiore varietà di funzioni e una libreria di parti molto più sviluppata. Per essere utilizzata al meglio richiede la creazione di un account gratuito con Autodesk e chi desidera può anche accedere a contenuti premium a pagamento. Oltre alle funzioni di base presenti in Tinkercad, 123D Design dispone di alcune funzionalità più evolute per la deformazione e la rifinitura dei modelli per consentire la costruzione di progetti più articolati e complessi grazie alle “smart primitives” che permettono di partire da un solido e trasformarlo tramite mouse e parametri numerici.
Non è un software vero e proprio, bensì una webapp in WebGL, basata sul cloud e disponibile
gratuitamente previa registrazione. Qualche tempo fa ha rischiato di chiudere, ma Autodesk ha trovato il servizio talmente interessante che lo ha acquisito e gli
ha regalato un futuro di cui tutti noi stiamo godendo.
Da quando è stato rilevato, Tinkercad ha proseguito nel suo percorso di sviluppo e nella sua versione
attuale offre l’importazione di forme 2D da estrudere o modelli 3D STL da ritoccare e incorporare. Esporta STL ideali per la stampa 3D grazie al basso numero di facce e l’ottima gestione della
combinazione di forme in un’unica mesh a regola d’arte. Le sue funzionalità sembrano limitate, ma la precisione e l’immediatezza dell’interfaccia si rivelano ideali anche per il neofita, mentre
con un po’ di pratica è un ottimo strumento per modellare anche forme complesse.
Se avete una vocazione di tipo artistico e siete portati per la scultura, allora questo è il programma
che fa al caso vostro. Si tratta della migliore approssimazione di una palla di creta da lavorare con gli strumenti che solitamente permettono di incidere, asportare, deformare e plasmare, mentre
grazie alla natura virtuale, si possono anche gonfiare, sgonfiare e trasformare le superfici superando quello che nella realtà sarebbe possibile fare con la creta vera.
Sculptris è il fratello minore e gratuito di ZBrush, ma per gli scopi della modellazione 3D è già un
ottimo applicativo. Con Sculptris sono state realizzati dei personaggi di grande impatto e dettaglio, visibili su Internet cercando semplicemente le immagini con la parola chiave “sculptris”.
L’interfaccia è molto particolare e si rivela adatta all’uso con la tavoletta grafica, ma anche un mouse con la rotella di scroll può dare buoni risultati. La visione di uno dei tutorial è il
metodo più veloce per comprenderne le potenzialità.
Unprogetto che ha portato la qualità del software open source a livelli che non hanno nulla da invidiare
ai pacchetti commerciali più blasonati. Blender è comunque un’applicazione modulare capace di soddisfare le esigenze più disparate.
Nel tempo si è arricchito di estensioni specifiche e la stampa 3D ora dispone di uno specifico “toolbox”
in grado di svolgere una serie di verifiche sul modello in lavorazione per evidenziare eventuali problemi che potrebbero rendere la stampa difficile o imperfetta. Con Blender si possono
realizzare sia modelli di tipo meccanico, sia sculture virtuali; l’importante è realizzare degli oggetti di tipo “manifold”, ovvero con una mesh chiusa in cui tutti i triangoli che la compongono
sono propriamente orientati per definire il “dentro” e il “fuori” dell’oggetto. Questo programma è molto ricco, potente e richiede un po’ di tempo per essere appreso, ma può dare grandi
soddisfazioni.
Ancora da Autodesk, nota a tutti per il suo celebre software Autocad, un programma che merita di essere provato almeno una volta. Definirlo non è facile in quanto combina funzioni di tipo scultoreo a quelle per il “mashup” di modelli diversi. Nella libreria inclusa con Meshmixer troviamo facce, arti, un coniglio, un orso e altre parti che possiamo fondere con i nostri modelli importati, oppure possiamo creare direttamente scolpendo uno dei modelli preesistenti. All’inizio il programma non è proprio semplice da usare, ma una volta comprese le modalità di funzionamento dell’interfaccia, si può dare spazio alla fantasia e al divertimento. Il programma supporta anche una serie di stampanti e risulta molto interessante per la sua capacità di generare dei supporti strutturati ad albero che possono anche essere salvati come parte del modello o come file STL separato. Anche le opzioni di riparazione della mesh risultano potenti ed efficaci contro i difetti più comuni. Peccato che non siano supportate però delle stampanti con caratteristiche arbitrarie circa le dimensioni del piano di stampa e la tipologia dei materiali. In pratica, la parte di gestione della stampa si deve interrompere alla generazione di un STL adatto alla stampa (magari con i supporti), ma con ancora lo slicing da effettuare sul modello che si può comunque esportare anche dall’interfaccia di stampa.
Noto come il “CAD dei programmatori”, questo applicativo multi piattaforma permette di generare attraverso degli script forme di elevata precisione. Non è un programma per la modellazione interattiva e chi lo utilizza ha solitamente un buon background di disegno meccanico. Con OpenSCAD si utilizzano primitive geometriche o profili bidimensionali che vengono combinati, estrusi, ruotati e trasformati secondo quanto descritto nello script. Il fatto che si utilizzi questa forma di “programmazione” per ottenere i modelli, permette di avere degli script parametrici con i quali generare con un minimo sforzo infinite variazioni. Esistono inoltre numerosi script già realizzati dalla community di utenti. I formati generati sono STL e OFF.
tratto da: https://www.sharebot.it/index.php/uncategorized/software-per-il-disegno-3d/